Stefano Balbo è un medico piemontese  di quasi ottant’anni che da sempre si occupa dei malati e delle malattie con un approccio di comprensione totale, mettendo a paragone non solo le patologie lamentate, ma anche tutto ciò che concerne l’atteggiamento, la postura, il tono della voce e via dicendo. Esattamente come si faceva nella “vecchia” medicina e come si dovrebbe ancora fare oggi.

IL MEDICO DI UNA VOLTA


Di STefano balbo

IL MEDICO DI UNA VOLTA


Di Stefano Balbo




I medici di un tempo non avevano molti strumenti a disposizione, non esistevano software o apparati tecnologici di ausilio e per poter fare una anamnesi, dovevano contare sulle proprie forze e preparazione e soprattutto imparavano ad osservare elementi che oggi sono ritenuti senza importanza: l’incarnato, i liquidi eliminati, le eruzioni cutanee.
Come facevano, e quali analogie ci sono con le medicine naturali che provengono da altri paesi?
Cosa ci fa capire l’osservazione e quali precauzioni possiamo prendere per prevenire la “malattia”?


Un libro interessante, scritto in modo chiaro e comprensibile, adatto a tutta la famiglia.

Collana: DIDACTA

ISBN 978 88 9637 402 3

€ 9,80

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INIZIO DEL LIBRO:

I medici di un tempo non avevano a disposizione le nozioni mediche attuali, in questo secolo sono state fatte scoperte incredibili, come l’isolamento dell’insulina e dell’adrenalina, i raggi X, ad inizio ‘900 è nata l’industria farmaceutica e con essa gli antibiotici, l’endocrinologia, viene scoperta la penicillina, solo per citarne alcune.
Senza contare l’estrema importanza rivestita dalle nuove tecnologie, Internet in “pole position”, seguito dalla biomedica, nonché la possibilità di confrontare idee e terapie, in un mercato sempre più globalizzato.
Ci sentiamo piuttosto evoluti, come di sicuro è accaduto in ogni epoca storica, soprattutto se pensiamo che i medici di tremila anni fa già erano in grado di effettuare delle operazioni, addirittura a cranio aperto, come dimostrano i numerosi reperti rinvenuti..........


........Questo difficile percorso, unito ad una carriera scolastica di sempre maggiore specializzazione (qualcuno diceva che osservando il particolare si perde di vista il tutto..) fa sì che il medico di oggi non sia particolarmente portato a comprendere quale tipo di affanno o malattia sia presente nel paziente, a meno che non abbia delle caratteristiche personali talmente sviluppate, da condurlo ad una sorta di “istinto medico”........

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